Il testamento redatto dal “de cuius” che, al momento della sua predisposizione, già avesse figli, dei quali fosse nota l’esistenza, non è soggetto a revocazione per il caso di successiva sopravvenienza di un altro figlio, ex art. 687 c. c., attesa la natura eccezionale – e, dunque, non suscettibile di applicazione...
Ai sensi dell’articolo 43 Dlgs n. 346 del 1990 il pagamento dell’imposta di successione è dovuto anche in caso di impugnazione del testamento, salvo il diritto, in caso di accoglimento dell’impugnazione, al rimborso di quanto pagato o pagato in eccedenza (articolo 2, 1 comma lettera e), Dlgs n. 346 del...
Logica conseguenza dell’irrevocabilità della rinuncia all’eredità è che in forza del combinato disposto degli artt. 522 e 676 cod. civ. la quota del coerede rinunciante si accresce “ipso iure” a favore di coloro che avrebbero con lui concorso, senza che sia necessaria una specifica accettazione dei subentranti, atteso che l’acquisto...
l’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario ha, come noto, tra le varie funzioni anche quella di mettere al riparo il patrimonio dell’accettante da possibili conseguenze pregiudizievoli derivanti dall’eredità, sì che egli o ne ricaverà un qualche attivo o, in caso di passività superiori, nulla. Questo, in definitiva, il senso ultimo della...
in base all’art. 588 c.c. le disposizioni testamentarie, qualunque sia l’espressione o la denominazione usata dal testatore, sono a titolo universale e attribuiscono la qualità di erede, se comprendono l’universalità o una quota dei beni del testatore; le altre disposizioni sono a titolo particolare e attribuiscono la qualità di legatario...
L’oggettiva difficoltà interpretativa della cifra indicata dal de cuius, neppure seguita da un’indicazione in lettere, in mancanza di qualsiasi altro elemento certo di prova, impedisce il riconoscimento di un legato di qualsiasi specifico valore...