qualora venga acclarata la mancanza di una causa adquirendi, tanto nel caso di nullita’, annullamento, risoluzione o rescissione di un contratto, quanto in quello di qualsiasi altra causa che faccia venir meno il vincolo originariamente esistente, l’azione accordata dalla legge per ottenere la restituzione di quanto prestato in esecuzione del...
A norma dell’articolo 1668 c.c., comma 2, la risoluzione del contratto d’appalto puo’ essere dichiarata soltanto se i vizi dell’opera sono tali da renderla del tutto inidonea alla sua destinazione e che la possibilita’ di chiedere la risoluzione del contratto di appalto e’, pertanto, ammessa nella sola ipotesi in cui...
Il contratto di noleggio e’ un contratto atipico, non espressamente regolato dal Codice Civile, con cui una parte (noleggiatore) mette a disposizione e conferisce in godimento un bene mobile ad un’altra parte (noleggiante), la quale se ne serve per un periodo di tempo determinato, verso il pagamento di un corrispettivo...
la scelta tra una delle due azioni edilizie – e cioè tra actio redhibitoria ed actio quanti minoris – non è neutra ai fini della quantificazione del danno subito. L’azione redibitoria ha infatti natura risolutoria, al cui accoglimento consegue lo scioglimento del negozio con efficacia ex tunc e l’obbligo in...
la distinzione tra appalto e compravendita va operata facendo riferimento alla volontà delle parti e alla prevalenza o meno del lavoro sulla materia, ovvero alla prevalenza o meno della prestazione di fare su quella di dare. Laddove, infatti, il contratto affianchi la prestazione di dare a quella di fare, può...
per riscontrare lo stato di incapacità naturale previsto dall’art. 428 c.c., idoneo a determinare l’annullabilità di un atto, non occorre la totale privazione delle facoltà intellettive e volitive, essendo sufficiente che esse siano menomate, sì da impedire comunque la formazione di una volontà cosciente; la prova di tale condizione non...